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Più di un terzo dei bambini subiscono un trauma ai loro denti e i più colpiti sono gli incisive centrali.

Due sono le età critiche: da 1 a 3 anni, quando ancora la deambulazione è incerta e da 8 a 10 anni quando praticano sport di squadra e giocano più spesso fuori casa.

I traumi della bocca sono quasi sempre dovuti soprattutto a cadute mentre i bambini giocano, incidenti con la bici, o mentre si pratica uno sport.

Cosa bisogna fare se il dente rimane in sede? Se c’è sanguinamento in atto si applicano delle garze piegate per tamponare e poi applicare del ghiaccio sulle gengive gonfie per ridurre il dolore. Se il bambino sente dolore andrebbero somministrati degli analgesici (paracetamolo, ibuprofene). Dopo avere informato e chiesto parere al pediatra, se il dente è solo scheggiato, bisogna raccogliere i frammenti e metterli in acqua o meglio nel latte. E’ necessario assicurarsi che non ci siano frammenti tra le labbra, lingua e gengive.

Subito dopo il primo soccorso bisogna contattare il proprio dentista. Prima di andare dal dentista, se il dente che si stacca è uno di quelli permanenti bisogna stare attenti ad alcuni accorgimenti importanti: tenere il dente dalla corona e non dalla radice; se il dente è sporco, lavarlo con acqua fredda ma senza strofinare la radice; entro i 5 minuti dalla caduta, se possibile, rimettere il dente nella bocca del bambino, nel suo spazio (alveolo). Quindi far si che il bambino tenga una garza tra i denti. Se questo non è possibile, mettere il dente nel latte o, altrimenti, nella saliva.

E’ importante riposizionare il dente il prima possibile. Per questo motivo è utile contattare immediatamente il proprio dentista.

 

 

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Sandro Siervo

Dott. Sandro Siervo

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