Cosa si intende per Psicologia?

La psicologia è la scienza che studia i processi mentali, comportamentali e relazionali dell’essere umano; il suo fine ultimo è promuovere il miglioramento della qualità della vita dell’individuo, fondandosi sui risultati della ricerca scientifica e sulle discipline antropologiche.

La psicologia abbraccia diversi settori e ambiti e si suddivide in: psicologia clinica, dello sviluppo, del lavoro, sociale, sperimentale, dello sport, forense e scolastica.

Gli strumenti e le competenze offerti dalla psicologia clinica possono essere utilizzati nei differenti contesti della vita quotidiana, per esempio nelle diverse fasi di transizione del ciclo di vita (infanzia, adolescenza, età adulta, coppia e sessualità, gravidanza, terza età), nella prevenzione di differenti problematiche, nei disturbi cognitivi favorendo il benessere dell’individuo.

Lo psicologo clinico, attraverso un percorso terapeutico, basato sulla fiducia e sull’empatia, ha lo scopo di aiutare la persona a trovare strategie funzionali per risolvere le difficoltà della vita quotidiana, di migliorare le capacità del singolo a comprendere sé stesso e il suo funzionamento. Lo psicologo lavora non solo sul problema ma anche sul potenziamento delle risorse e abilità della persona.

L’intervento psicologico si suddivide in diverse fasi, tenendo sempre in considerazione la domanda del paziente.

Dopo una prima fase di valutazione (assessment),  il cui scopo è comprendere la “richiesta di aiuto”, si passa a una fase centrale in cui si lavora con il paziente, in modo attivo, aumentando la presa di consapevolezza di sé, del suo funzionamento, facendo emergere risorse e abilità al fine ultimo di portare maggior benessere nella qualità della vita, superando gli ostacoli che si presentano.

Quando rivolgersi allo psicologo?

Ci sono differenti motivazioni che possono portare la persona a interfacciarsi con la figura dello psicologo.

In primo luogo, è importante rivolgersi al professionista tutte quelle volte che si presentano difficoltà, che la persona non riesce più a gestire in modo funzionale e che portano tensioni, malessere e disagio. Quindi tutte quelle volte in cui un problema diventa persistente e tende ad autoalimentarsi andando a compromettere una, o più, sfere della vita del paziente, sia essa lavorativa, sia essa familiare, sia essa sociale.

Ma non per forza bisogna rivolgersi a uno psicologo quando ci si sente impotenti, non più in grado di gestire o tollerare una situazione, un evento. Una persona può rivolgersi alla figura dello psicologo per conoscere sé stesso, il suo funzionamento quindi in ottica positiva. Può sperimentare curiosità sul suo Io, dedicandosi un momento per sé, un momento di apertura.

Una persona può rivolgersi a uno psicologo per potenziare le sue risorse, per trovare nuove strategie da mettere in atto nella quotidianità.