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L’impianto è il sostituto artificiale delle radici naturali dei denti mancanti e può sostenere una corona singola, una protesi fissa, oppure una protesi rimovibile completa o parziale. Esso è composto da un materiale biocompatibile ed allestito in forma cilindrica o conica a vite. Ne esistono di diametro o lunghezza variabili a seconda della quantità e qualità di osso a disposizione.

Come avviene l’intervento di inserimento dell’impianto?

L’intervento è preceduto da un’accurata pianificazione. L’osso ricevente viene misurato tramite apposite radiografie per determinare le dimensioni e la posizione ideale dell’impianto. L’intervento viene eseguito in condizione di asepsi in anestesia locale ed è quindi completamente indolore. La gengiva viene delicatamente aperta mediante un lembo di accesso e poi, mediante l’uso di specifiche frese calibrate si prepara il sito ricevente nel quale viene quindi inserito l’impianto. La gengiva viene infine richiusa con alcuni punti di sutura.

Che differenze vi sono rispetto alle corone e ai ponti?

Essenzialmente l’applicazione di un impianto permette di non dover limare i denti vicini come invece è necessario nel caso della preparazione di un ponte. I I tempi della protesizzazione mediante impianto risultano mediamente più lunghi rispetto all’applicazione di un ponte classico. Infine, quando le condizioni anatomiche (spazio, quantità e qualità dell’osso) lo consentono, la protesizzazione di un dente mancante con impianto osteointegrato risulta l’intervento d’elezione.

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Sandro Siervo

Dott. Sandro Siervo

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