L’apparecchio per i denti col passare degli anni è diventato più innovativo. Al classico acciaio, adesso si affiancano vari materiali colorati o invisibili: ceramica, policarbonato, fibra, vetro, mascherine in resina. Questo facilita la vita dei più giovani e apre all’ortodonzia anche all’età adulta: infatti oggi sono molti gli adulti (fascia 30-40) che accettano di raddrizzare il sorriso.
LA PREVENZIONE NEI PRIMI ANNI DI VITA
Oggi quindi portare l’apparecchio non è più una «condanna» sul piano sociale. Ce ne sono di diversi.Quelli mobili vengono applicati, quando necessari, ai bambini di età compresa tra i sei e i dodici anni, per almeno dodici ore al giorno. In questa fase della vita in cui le ossa sono in crescita, l’apparecchio può essere utilizzato quando i denti da latte non sono ancora tutti caduti. Al trattamento – della durata di norma compresa entro i 2 anni – segue quasi sempre l’applicazione di un supporto fisso, per garantire il corretto allineamento dei denti.
Sarebbe meglio individuare le malocclusioni presto, prima che generino danni estetici e funzionali. I denti di un bambino andrebbero controllati con regolarità molto prima del compimento dei sei anni. E’ proprio in questo periodo che si svolge l’attività di prevenzione primaria che ha l’obiettivo di controllare ed individuare eventuali problematiche ortodontiche.
Una dieta equilibrata e una corretta igiene orale, inoltre, sono necessari per ridurre l’incidenza delle malattie dei denti e, più in generale, del cavo orale.
DEVICE MODERNI
Gli apparecchi fissi moderni possono essere applicati sia sulla superficie esterna dei denti sia all’interno. I dispositivi «linguali» sono di solito invisibili e non causano danni né allo smalto della faccia anteriore dei denti né alla dizione. Ma la loro gestione è più complessa, soprattutto sul piano igienico. Un’alternativa tra gli apparecchi fissi, è data dalle mascherine in resina trasparente che, con un’applicazione quotidiana di almeno 22 ore (andrebbe tolta solo per lavarsi i denti e durante i pasti), garantiscono un graduale spostamento dei denti. Gli specialisti sono abbastanza concordi sulla loro efficacia, sempre che venga rispettato il periodo di applicazione.
QUANDO SERVE L’APPARECCHIO?
L’apparecchio può essere utile anche prima del compimento dei sei anni. In questo caso, però, non si interviene per raddrizzare i denti, ma per correggere lo sviluppo del massiccio facciale. L’applicazione, anche quando i denti da latte non sono ancora caduti tutti, è consigliata quando la mandibola sporge in avanti rispetto all’osso mascellare. Una condizione che si chiama prognatismo mascellare e che, trattata per tempo, garantisce una correzione più veloce e agevole rispetto a quella che si avrebbe in età adolescenziale. I vantaggi di una simile terapia sono rappresentati dalla possibilità di salvaguardare i denti permanenti. Agendo precocemente si riesce più facilmente ad intercettare le problematiche di una scorretta crescita dento-cranio-facciale e normalizzare il modello di accrescimento del viso nei tempi più rapidi e meno invasivi possibili.